Quest’anno i monumenti assegnati alla nostra classe sono stati la “Chiesa del Gesù” e “Palazzo Bevilacqua-Costabili”.
Li abbiamo visitati entrambi; riguardo al primo un grande stimolo ci veniva dal gruppo scultoreo “Compianto del Cristo morto“, di Guido Mazzoni, esposto nella chiesa: l’intensità degli sguardi, le posture delle statue esprimono un linguaggio non verbale che i bambini hanno colto subito e la sfida di far parlare i personaggi ha funzionato. Ecco che i bambini hanno provato a immedesimarsi in quel dolore con il corpo, con gli sguardi, con le parole e così è nata l’idea del fumetto come genere che esprimeva al meglio e con grande sintesi tutto quanto osservavano. Via via che lo sguardo si spingeva più dentro all’opera, emergeva la figura di un Cristo umanizzato che, nonostante le idee di pace, uguaglianza, umanesimo veniva giustiziato, come accade ai giorni nostri a tante donne e uomini impegnati nella costruzione di orizzonti positivi. Così è stato immediato incentrare l’attenzione sulla parola “importante”, che nelle nostre riflessioni fissate sul “Quaderno delle emozioni”,  diventava sinonimo di cura, amore, lentezza, giustizia, libertà. 
 
Palazzo Bevilacqua -Costabili ci ha colpito per la sua bellezza: gli sguardi sui particolari come i decori della facciata, gli affreschi, le grandi sale hanno portato ad osservazioni stranianti che valorizzassero i particolari di questa bella architettura verso l’invenzione di una storia collettiva di genere fantastico, dove i bambini sono i protagonisti che trionfano sul male…una volta tanto! 
       Insegnante Chiara Bertoni